Casa in eredità: quali regole e quali obblighi?
Capita a molti, almeno una volta nella vita, di ritrovarsi a dover gestire un immobile frutto di un’eredità. Ma come ci si deve muovere? Scopriamolo insieme!
Ereditare una prima casa o una seconda casa: le differenze
Bisogna innanzitutto distinguere due situazioni quando si parla di casa in eredità: se l’abitazione ereditata è a tutti gli effetti la tua prima casa di proprietà, non avrai particolari problemi o troppe spese. La tua condizione ti permette infatti di beneficiare del bonus prima casa, grazie al quale puoi pagare un’imposta catastale e ipotecaria ridotte.
E e invece sei già intestatario di una casa e ne hai appena ereditata un’altra? In questo caso, è possibile intraprendere diverse strade: se l’immobile di proprietà è stato acquistato da meno di cinque anni, non è possibile venderlo o donarlo usufruendo per il bene ereditato il bonus prima casa. Invece, se si possiede l’immobile già da 5 anni, questo può essere ceduto ai propri figli o alla moglie/marito (se in regime di divisione dei beni) oppure come vero e proprio atto di vendita, vedendosi riconoscere il bonus.
In alternativa, l’erede in possesso di un immobile acquistato senza l’agevolazione del bonus nello stesso comune ha la possibilità di venderlo, donarlo o trasformarlo in un ufficio, ottenendo quindi per il bene in eredità lo status di prima casa (con successivo riconoscimento del bonus).
Casa in eredità: tutto quello che c’è da sapere
Per entrare in possesso di una casa in eredità, oltre a tener conto dell’eventuale mutuo presente sulla casa, delle utenze di luce, gas e acqua, la documentazione che devi presentare come erede comprende:
- La dichiarazione di successione e trascrizione nei Registri Immobiliari entro un anno dal decesso, per ottenere il passaggio di proprietà che andrà poi trascritto nei pubblici registri immobiliari. L’Agenzia delle Entrate provvederà poi a trascrivere nei registri immobiliari il certificato di successione della casa entro 60 giorni dalla presentazione della richiesta;
- La voltura catastale relativa all’immobile o ai diritti immobiliari compresi nella successione. Entrambi questi documenti sono soggetti a imposte ipotecarie e catastali;
- È necessario pagare l’imposta sulle successioni, solamente se l’intero valore della successione supera 1 milione di euro.
- Se l’immobile è sito in un condominio, è opportuno aggiornare l’anagrafe condominiale.
Gestire un immobile, soprattutto se ereditato, non è semplice
Ecco perché, per qualsiasi dubbio, puoi rivolgerti ad Architrave. Per qualsiasi informazione non esitare a contattarci, siamo a tua completa disposizione!